Innestati come ramoscelli d'ulivo selvatico, in Cristo," "l'Unto di Dio", anche noi veniamo permeati dal suo Spirito e "segnati" da Lui in modo indelebile.
(Rom l1,16-24)
Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell' olivo, non menare tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell' infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! Se infatti, Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. Quanto a loro, se non persevereranno nell' infedeltà, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! Se tu infatti sei stato reciso dall' oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!
(2 Cor 1,21-22)
E' Dio stesso che ci conferma, insieme a voi. In Cristo, e ci ha conferito l' unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello spirito nei nostri cuori.
(Is l l, l)
Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.